Tema sulle paure ispirato a miti romani e greci

In questi primi mesi di scuola ho letto, nel libro di epica, molte avventure e miti sugli dei adorati da romani e Greci. Quelli che mi sono piaciuti di più sono stati: Ercole che doveva affrontare le dodici fatiche, così avrebbe espiato il delitto a bambini e parenti e sarebbe divenuto immortale. O Prometeo che, per scontare la pena di aver ridato il fuoco agli uomini dopo che Zeus glielo aveva tolto, per punizione, venne legato ad un enorme quercia e ogni giorno un aquila gli mangiava il fegato mentre la notte gli ricresceva: così per l' eternità.

Leggendo questi miti ho trovato delle parti paurose, ma oltre alle paure imposte dai testi che ho letto ho dei timori nella mia vita quotidiana. Come, ad esempio, quella dell' altezza, infatti non mi piace andare negli aerei o negli elicotteri perchè mi provocano una forte nausea. Per esempio quando mio papà mi propone di andare in vacanza con l'aereo io gli rispondo cercando di trovare soluzioni per viaggiare con altri mezzi e quindi gli propongo, per non ammettere la mia paura, dei motivi validi per evitare il viaggio, come ad esempio, il costo eccessivo.

Le paure secondo me sono positive nella giusta misura e ampiezza, perchè esse servono a tenerci lontani dai pericoli come i luoghi alti da cui potremmo cadere.

Io cerco di affrontare le mie paure, anche se non sempre ci riesco, pensando se razionalmente la situazione rappresenta un pericolo per me o quello a cui sto pensando é solamente qualcosa di stupido o insensato.